giovedì 16 maggio 2013

Chiusura conti di primavera e nuove "speed aperture"

Ciao a tutti!
ho aspettato un po' a scrivere perché attendevo aggiornamenti in merito alle botte di sfiGAYtà rimaste open: alcuni sono arrivati altri no, ahimè...
Ma andiamo con ordine.

Primo fra tutti, l'Avvocato G.

L'avevo detto io che la risposta mi sembrava un po' freddina...
L'avevo detto, vero? 
E infatti, dopo la mia risposta, il silenzio degli innocenti (che innocenti non sono mai) è calato sulla nostra breve parentesi telematica, ergo non mi ha mai più risposto.
Ora, chiedo io, perché? 
Cioè, non ti ho chiesto di giurarmi amore eterno, anzi, non credo potrà mai esserci nulla se non un rapporto equilibrato tra due persone che hanno condiviso qualcosa ma le cui strade si sono poi separate. Non rispondermi nemmeno dopo che ti ho lasciato il numero di telefono e tu stesso hai proposto di vederci mi sembra un tantino fuori dalla normativa della pubblica socievolezza (per restare in tema).
Ad ogni modo poco male, mi dispiace un po' perché sarebbe stato simpatico presentarmi con i due libri di Pennac fra le mani, ma vorrà dire che rimarranno un ricordo sulla mia libreria.

Fronte occidentale: Benjamin Button

I casi sono due: o il nostro amico è tornato allo stadio X e quindi è ringiovanito talmente tanto da essersi trasformato direttamente nella trombata dei suoi genitori, oppure l'hanno fatto fuori. 
Non c'è altra spiegazione.
Voi l'avete sentito? Magari vi ha scritto che non trova più il suo giochino preferito quando è tornato ad avere 3 anni. 
Ve lo chiedo perché...è sparito!!!
E si che io ho sfoderato qualche carta di quelle segrete alle quali in pochi resistono (non tutto il mazzo, altrimenti il post sarebbe ben diverso...). 
Sta di fatto che PUFF, volatilizzato.
Eccheccevoifà? nulla, semplicemente incassi, ti giri, sfoderi un medio e continui per la tua strada.

Bene, entrambi gli aggiornamenti finiti.


Ma, ho delle news molto divertenti!

Come potete notare dal titolo, le chiusure di primavera le abbiamo smarcate, ma rimangono da esplorare le "speed aperture".
Il nome non è scelto a caso.
Dovete sapere che due sere fa sono stato in un locale dove organizzavano uno speed GAYte. Non serve molta immaginazione per capire di cosa si trattasse, ma mi accingo in ogni caso a spiegarvelo.
In parole povere è uno speed date per gay.
In parole ricche vi racconto come è andata.
Sapevo di andare in un locale in cui c'era questa iniziativa, ciò che non sapevo era che avrei partecipato.
Insomma, una volta lì io e 3 amici decidiamo di partecipare (non perché la fauna invogliasse a farlo, anzi, solo per fare qualcosa di diverso). 
Ci attaccano una targhetta sul capezzolo con scritto il nostro nome (possibilmente quello vero, come ho fatto io) e un numero (possibilmente pari, a me i numeri dispari non piacciono), ci fanno firmare una liberatoria per le foto e i dati personali e ci spiegano che ogni incontro sarebbe durato 3 minuti, gli incontri sarebbero stati più o meno 16 e per ogni incontro avremmo dovuto segnare un "si" o un "no" a seconda dell'esito della "chiacchierata" (che poi, in 3 minuti cosa mai riuscirai a dire?). Se anche l'altra persona segna un "si" nell'incontro con te, il giorno dopo per mail avrebbero inviato il numero di telefono della persona con cui hai avuto un doppio "si".
Ora, io ho cercato di buttarla giù nel modo più semplice possibile, in realtà quando me l'hanno spiegato non ho capito una fava, ma sono riuscito comunque a sopravvivere.

Primo incontro: un ometto di 42 anni (dichiarati da lui, la realtà secondo me è tutt'altra storia). Ora, il nome non lo ricordo, ma in onore della chiarezza grafica lo chiamerò A.


Io: "ciao"

A: "ciao, come va!?!"
io: "bene, tu?"
A: "bene grazie, che tipo sei nella rapporto di coppia?"
io: "mah, una persona tranquilla, fedele, che ama condividere, tu?"
A: "io sono un cucciolotto"
.....THE NEXT!

Secondo incontro: ragazzino di 19 anni, tipicamente contemporaneo (penna di capelli ingellati, rasato ai lati, canotta tagliata per sembrare drasticamente simile al costume di Pamela Anderson in Baywatch, insomma quel genere lì). 

Lo chiamerò B.

Io: "Hey ciao, tutto bene?"

B: "si, tutto bene tu? che fai nella vita?"
Io: "mi occupo di HR"
B: "ah...sarebbe?"    (sguardo perplesso)
Io: "risorse umane"   
B: "ah...sarebbe?"   
Io: "ehm, colloquio di lavoro, selezione del personale..."
B: "ah...sarebbe?"  
Io: "niente, lascia perdere, tu che fai di bello invece?"
B: "faccio il parrucchiere"
Io: "ah...sarebbe?"
Rido... THE NEXT!

Terzo incontro: sempre ragazzino di 19 anni (evidenti!), questa volta però senza canottiera, vestito come i comuni mortali (maglietta, jeans etc...). Fisicamente non mi piace per niente.

Lo chiamerò C.
Io: "hey, ciao, sei giovanissimo!"
C: "si, ho 19 anni"
Io: "avrai avuto poche esperienze"
C: "si, perchè sono brutto"

[Inciso. La tenerezza si impadronisce di me. Sto per rispondergli che no, non è vero, è molto carino ma poi realizzo che sembra che ce sto a provà e non mi va di dare false speranze a un giovane virgulto di 19 anni, per cui rispondo come segue]


Io: "no, dai, sei....sei....sei normale!"

C: "THE NEXT!"

Non vi racconterò tutti gli incontri perché gli altri sono stati abbastanza normali. 

Però promuovo questo genere di iniziative! Mi sono divertito, ho conosciuto parecchie persone, ho dato due "si" su 16 persone (esclusi gli amici con cui sono andato) e il giorno dopo ho ricevuto una mail con due numeri di telefono (sintomo che anche quei due hanno messo si). Mi sono scritto per 10 minuti con uno dei due, ma non è sfociato in niente (sintomo che 3 minuti a conversazione sono veramente pochi), ma nel complesso grasse risate e un'esperienza nuova.
Pollice in su per gli speed GAYte!

Alla prossima

PS: se volete commentare, vi prego, fatelo!

venerdì 10 maggio 2013

Alla ricerca dell'AVOCADO freddo + anteprima su Benjamin Button

Buongiorno a tutti!
tutto bene lì? (quel "lì" che non ha una posizione geografica ben precisa, nel senso che non ho ancora capito se A)qualcuno mi segue e mi legge e B)da che parte commentino le persone che commentano, ergo se ci siete battete un colpo).

Ma, torniamo a noi.
Dopo 5 giorni di attesa, l'Avvocato G. mi ha risposto.
Esattamente ieri ho aperto la mia mail personale e trovo (tra le varie, numerose mail di Groupalia, Letsbonus e cazzate varie) una mail a me sconosciuta.
Incuriosito la apro e trovo la risposta del nostro amato Avvocato!
Leggo d'un fiato, avido di sfumature malinconiche al sapore di penna rossa, ma la risposta è un tantino troppo...fredda (da qui il titolo "Avocado freddo").
Insomma, mi scrive che sta bene, mi chiede come sto, che è impegnatissimo al lavoro. Che gli farebbe piacere rivedermi ma che non avendo molto tempo potremmo bere un caffè tra un'udienza e un'altra.

Un'udienza e un'altra??
No, scusa, non ci vediamo da quasi 10 anni e tu mi dedichi dieci minuti del tuo tempo tra un periodo chiamato "la tua vita negli ultimi 10 anni" e "il tuo futuro"? 
Bah, ammetto che sono rimasto un po' congelato.
Gli rispondo che, ovviamente, per me è tutto perfetto e che gli lascio il mio numero di telefono in modo tale da poter rendere più agevole la comunicazione.
Ora attendo, nella speranza che il mio cellulare non rimanga solo un soprammobile sulla scrivania, ma serva per quello che è stato creato, ovvero comunicare con il mondo, ricevere sms e tutta quella roba lì...
Quindi sul fronte "Avocado freddo" vi farò sapere prossimamente.

Nel frattempo ieri sera, dopo una generosa cena in un ristorante peruviano con il mio amico F. nonché mio ex (ma quella è un'altra storia...) e dopo aver mangiato, in un unico piatto, una bistecca di mucca impanata con sopra due uova al burro il tutto accompagnato da patatine fritte e insalata (non capisco cosa c'entrasse l'insalata in un piatto che avrebbe fatto crepare all'istante Dukan), tornando a casa sento un ragazzo, E., con il quale mi sto scrivendo su una maledetta chat in questi giorni.
Siccome dovrei uscire a bere qualcosa con lui stasera, sappiate due cose:
- E. nel prossimo post si chiamerà Benjamin Button: non è possibile che alla sua età sembri mio nipote.
- Tutta la vostra curiosità verrà esaudita nel prossimo post, perché per ora non c'è abbastanza ciccia sul piatto (a parte la mia) per scrivere un post degno di voi.

Quindi...alla prossima!

lunedì 6 maggio 2013

Alla ricerca dell'avvocato G.

Buongiorno a tutti!
Piccolo aggiornamento sulle ultime vicende:

Nano S. --> più sentito.

Aggiornamento finito.

Vorrei oggi invece condividere con voi un'idea che mi è balenata giusto giusto ieri sera.
Dovete sapere che esattamente 10 anni fa scrivevo sulla chat di yahoo (ebbene si, allora andava di moda yahoo) con un ragazzo. Questo ragazzo studiava giurisprudenza.
Ci siamo scritti moltissimo, era una persona molto intelligente. Si creò un rapporto che amo definire "all'antica": si parlava davvero di tutto, di filosofia, di pensieri, di opere letterarie, di poesia; c'era un rapporto di stima e di rispetto tale che quando ci incontrammo il timore che tutto svanisse era alle stelle.
Un giorno decidiamo di vederci.
Ci incontriamo vicino all'università statale e si presenta con due libri di Pennac per me. Mi dice di leggerli una volta tornato a casa, che aveva scritto delle note su di noi con una penna rossa ai margini del testo.
Il pomeriggio insieme a lui fu molto bello, era una persona molto interessante e godere della sua compagnia mi riempì l'anima quel giorno.
Fisicamente non mi piaceva per nulla, ma poco importava, chi l'ha detto che per forza deve succedere qualcosa? Il rapporto che si stava creando andava bene così, senza aggiungere o togliere nulla. 
Uscimmo parecchie volte.
Non so dirvi come, non so dirvi perché  ma ad un tratto smettemmo di sentirci e sono esattamente 10 anni che non lo vedo e non lo sento più.

Ieri sera stavo mettendo a posto casa mia (ormai ero al punto che chiamavo gli oggetti e mi seguivano) e cosa mi tornano in mano? I due libri di Pennac che mi aveva regalato.
Avete capito? Quei due libri, con note a margine in penna rossa di una persona conosciuta 10 anni prima mi avevano seguito fin lì, nella mia libreria, in silenzio, aspettando le pulizie di primavera per farsi scorgere da me! 
Ciò non significa che da 10 anni non pulissi casa, ben inteso.
Con un sorriso sulle labbra mi scopro tremendamente curioso di rintracciare questa persona e inizio a pensare a quale hacker posso corrompere per scoprire i segreti più reconditi della sua vita. 
Pensa pensa e ripensa, questa mattina decido banalmente di fare una stupida ricerca su linkedin e....meraviglia delle meraviglie, su google immagini mi compare il suo faccione.
Clicco sull'immagine e vengo indirizzato ad una pagina spagnola di uno motore di ricerca per avvocati.
C'era il suo nome, il suo cognome e la possibilità di inviare una mail.
Il problema è che di avvocati con il suo nome e il suo cognome ce ne sono circa, non so, 2000000?
Allora che faccio?
Scrivo una mail a tutti quelli che dal percorso di studi mi sembrano coerenti con quanto ricordo della sua vita in quell'anno di conoscenza, con scritto:
"Ciao G., sono G. Due libri di Pennac con note in penna rossa  a margine ti dicono qualcosa? mi piacerebbe bere un caffè con te in centro a Milano e riaggiornarci sulle nostre rispettive vite. Contattami pure alla mia mail nome.cognome@blablabla.bla".

Ora, i problemi sono i seguenti:
- nella peggiore delle ipotesi nessuno di quei G. sono lui, il che significa che ho inviato la mail a degli avvocati di milano che non conosco che nella peggiore delle peggiori ipotesi mi fanno causa per stalking
- nella migliore delle ipotesi uno di quelli è davvero lui e mi risponde.

Vi tengo aggiornati.....!

sabato 27 aprile 2013

Biancaneve senza parole...ma non era Ariel quella muta?

Ciao a tutti,
nella grigia Milano stanno succedendo cose sensazionali, a tratti allucinanti, ma solo a tratti eh...

Per la serie "Il nano S. colpisce ancora", eccomi nuovamente a raccontarvi i recenti sviluppi della tragica vicenda.
Questi sono da ritenersi gli ultimi, visto che di sviluppi non ce ne saranno più, grazie al cielo.

Ehm, dove eravamo rimasti?
Ah, si, ora ricordo.
Il nano S. mi chiama un due o tre volte negli ultimi due giorni facendomi domande senza senso tipo "non ti sei fatto sentire in queste mattine"... Bah, innanzitutto perché dovrei farmi sentire solo la mattina? Secondo, se non mi faccio sentire la mattina forse qualche risposta te la puoi dare da solo. 
Ma forse no, non pretendiamo troppo dal prossimo dai...

In ogni caso mi chiama e mi richiama. Rispondo sempre e interpreto in maniera magistrale la parte di Miranda ne "Il diavolo veste Prada" (solo nel tono, non nei gesti e nella voce, per carità).
Il sole finalmente decide di uscire e di essere meno timido e, per dirla in poesia, scioglie la durezza ridondante del mio cuore. 
Esco con la mia amica F. (nonché mia coinquilina) a fare un giro in centro.
Il nano S. mi chiama dicendomi che sul tardi deve andare a prendere una sua amica per andare all'Idroscalo (e a me che-me-fre-ga?) e mi chiede se possiamo vederci un attimo per bere un caffè, che sarebbe venuto con la sua microscopica macchina (mi sembra un paguro in quella scatoletta di tonno) fino a piazza San Babila, dove c'è l'Autogrill.

Piazza San Babila, dove c'è l'Autogrill.
Piazza San Babila, dove c'è l'Autogrill.

No, non è un errore di battitura, lo scrivo due volte perché è ciò che mi ha detto: "Piazza San Babila, dove c'è l'Autogrill."
Ora, in piazza San Babila a voi risulta ci sia un Autogrill? A me no, per cui interpreto la parola "Autogrill" in "Mc Donald" (perché in San Babila un Mc Donald c'è...) e gli dico che in 10 minuti io e F. riusciamo ad essere lì.
Dopo 10 minuti lo chiamo: "Hey ciao, sono in San Babila dove c'è il Mc Donald".
Mai l'avessi detto.
La belva, anzi scusate, la bestiolina che c'era il lui ha preso il sopravvento.
"Ma cosa cazzo ci fai lì??? ti avevo detto PIAZZA DIAZ, tu mi rispondi di sì e ora mi dici che sei in San Babila!!!".
Primo pensiero: ottimo, la bipolarità ha preso il sopravvento e ha deciso di organizzarsi partendo dai più bassi.
Cerco di sedarlo in qualche modo dicendogli che se nel suo mondo fatto di hobbit la Compagnia dell'Anello confonde piazza Diaz con piazza San Babila, io non abito certamente nella Terra di Merdor e che conosco Milano abbastanza bene.
Mi incammino (sempre con F.) verso piazza Diaz incazzato come una vipera.

Piccola premessa, dopo capirete il perché:  c'erano 25 gradi quel giorno. A Milano significa che si schiatta di caldo. Ero vestito con bermuda blu, camicia a righe, scarpe sportive e zaino.

Torniamo alla vicenda.
Lo raggiungo in piazza Diaz,  lo vedo dentro la sua scatola di fiammiferi con le ruote e per tutti i 20 minuti che stiamo insieme parla con F. (ma allora Dio esisti!).
Ci salutiamo (mentre ci scambiamo i due baci mi sussurra "oggi mi stai sul cazzo", a cui rispondo con un "non sai quanto tu") e ci dividiamo.
La sera vado a mangiare sushi con alcuni amici e alle 23 mi viene l'ideona di scrivergli. La conversazione è la seguente (prendo il cellulare di Meucci e trascrivo letteralmente):

Io: "ha senso continuare a vederci?"
Nano S. :"non lo so, ci sono cose che non mi piacciono"
Io: "tipo?"

[nella mia testa nel frattempo penso che probabilmente non gli piace il mio carattere o come l'ho trattato nei giorni precedenti. Mai mi sarei aspettato la risposta che sto per scrivere. MAI.]

Nano S. :"L'abbigliamento di oggi mi faceva cagare ai massimi livelli, non posso impedire ad una persona di non mettere gli shorts, ma con me non ci siamo per niente. Sempre sincero".

............................................................................................................
Due considerazioni:
1. prima di tutto se i pantaloni mi arrivano al ginocchio non sono shorts, ma posso capire che su 1m e 65 di altezza la distanza tra il ginocchio e l'inguine possa destare sospetti.
2. Complimenti, sei riuscito a scrivere "shorts" nel modo corretto. Peccato che la doppia negazione precedente renda la frase priva di senso.

Immediatamente mi metto a scrivere un sms (credo che questo povero cellulare non abbia mai fumato tanto). Improvviso un "La tua altezza mi fa cagare ai massimi livelli, ma non posso certo impedire ad un nano di essere talmente basso da avere il culo attaccato al collo".

Non invio.

Perché? Perché a me queste cose da finocchia mi fanno rabbrividire.
Mi limito a scrivere: "senza parole".
Risultato? ieri mattina mi scrive: "scusami per ieri sera".

Depennato.

Morale della favola? Biancaneve è senza parole, ma i nani sono diventati 6.

Alla prossima!



mercoledì 24 aprile 2013

Botta di sfiGAYtà n.1: Biancaneve e il nano S.

Impaziente di rendervi partecipe delle mie disavventure eccomi già qui.

Premessa: 
ho parlato del blog con il mio amico D. (che abita all'estero) e mi ha detto che dal punto di vista del lettore sembra che io sia un 28enne grassottello pieno di brufoli. 

Ora, sul 28enne ci siamo: ho 28 anni.
Sul grassottello non ci siamo, ripeto (vedi primo post).
Sui brufoli NCSPPN (Non Ci Siamo Proprio Per Niente).

Ok, a parte questa parentesi da "Specchio delle mie Brame", torniamo a noi.

Voglio raccontarvi la mia ultima disavventura. 
Esattamente sabato scorso stavo, come dire, cazzeggiando su una di quelle maledettissime chat, così, per passare il tempo...
Mi scrive un ragazzo (che chiamerò S.) e iniziamo a parlare.
Primo problema: S. non ha foto nel profilo.
Questo significa due cose: o sei un cesso a pedali oppure sei bello e persino modesto!
In questo caso non era né l'una né l'altra cosa.
Sta di fatto che iniziamo a parlare e a prima vista mi è sembrata una persona per la quale valesse la pena spendere del tempo di quel mio prezioso sabato pomeriggio nella grigia, piovosa Milano.
La relazione virtuale va avanti per due giorni, finché martedì esco da lavoro, lo chiamo e decidiamo di vederci....così, come se andassi a salutare un caro amico.
Vi tralascio le battute dall'altra parte, tipo "Ma così!?! Proprio oggi che sono un cesso!!!!".
.......no comment.

Insomma, mi incammino verso il punto dove ci eravamo dati appuntamento e lo scorgo in lontananza.
In sequenza penso:
1. Sembra carino ma è un nano
2. Mi aveva detto di essere alto 1.72 e qui siamo di gran lunga sotto il metro e settanta
3. L'ho già visto da qualche parte (che strano...)
4. Speriamo sia brillante (cosa che quasi mai accade)

Ora, piccola digressione sull'altezza: io non ho nulla contro le persone basse, ci mancherebbe. Però capite tutti bene che se io sono alto 1.92 e incontro una persona alta 1.65 significa che ci sono quasi 30cm di differenza. 
E in questo caso le misure contano! 
Ok, digressione finita.

Andiamo a bere un caffè insieme, parliamo di cose più o meno interessanti...diciamo che è stata una prima uscita politically correct, di tutto rispetto. Non una cosa per cui sarei andato a letto quella sera pensandomi vecchio con lui al mio fianco, ma nemmeno una cosa che mi obbligasse a depennarlo dalla mia vita. 
Darei un 7 e mezzo a questo primo incontro. 
La cosa, ovviamente (!), è stata ricambiata anche da parte sua.
Ci vediamo il giorno dopo - caffè - chiacchierata sui massimi sistemi (che cosa fai esattamente nella vita, hai avute storie importanti etc etc etc...).
Poi succede una cosa: 
S. mi chiede se so cucinare e gli rispondo che si, sicuramente non sono Gordon Ramsay, ma nemmeno Benedetta Parodi. Insomma, me la cavo. Rivolgo la stessa domanda a lui e mi risponde con un convinto, sonoro "SI!".
Senza che nemmeno me ne accorgessi gli rispondo: "Ah, allora domani sera cucini tu!". 
Risposta di S.: "Dove? A casa mia?".
Ora, io non conosco posti dove si possano noleggiare delle cucine per dare sfoggio delle proprie abilità, per cui nella mia testa penso "E' ovvio che mi stia riferendo a casa tua, idiota", ma mi limito ad un "Beh, se ti va si".
Risposta sua: "Ma, non so, mi sembra troppo presto....se poi succede qualcosa? E' troppo presto, non so se me la sento".
Ecco, dopo aver fatto la parte del ninfomane (quando in realtà io adoro mangiare, per cui mi riferivo proprio a quello), corro ai ripari dicendogli che non c'era alcun problema, che potevamo comunque uscire a bere qualcosa. Interpreto il tutto in maniera positiva, dicendomi che deve essere davvero un bravo ragazzo.

Dopo avermi dato un fugace bacio nel camerino di un famoso negozio (mentre io mi stavo abbassando per raccogliere un vestito per terra, altrimenti mica ci sarebbe arrivato a baciarmi!) ci salutiamo, promettendo di sentirci.

Ci sentimmo. Si. Riuscii persino a farmi invitare a casa sua.
Lasagne: buone! Peccato che le aveva cucinate sua madre (poco male, è stata un'ottima cena).

Insomma le cose sembrano andare per il meglio, la serata è molto piacevole, chiacchieriamo di molte cose e si percepisce nell'aria il desiderio di conoscerci meglio. 
Infatti ci conoscemmo meglio (non voglio scadere nel kitch, per cui cercate di leggere tra le righe).
Ci diamo appuntamento per due giorni dopo, ovvero stasera.

Seconda digressione: ieri è stata per me una giornata allucinante. Lavoro fin sopra la testa, mi si rompe l'iPhone, per cui corro in un centro assistenza, mi dicono che devo portare il contratto, corro a casa, non trovo il contratto, chiamo la 3 (cinque volte) per farmelo inviare, corro di nuovo al centro riparazioni....Insomma, divento matto e alla fine mi ritrovo con un cellulare probabilmente appartenuto ad Antonio Meucci e tanto tanto nervoso per essere tagliato fuori dal mondo (incredibile come ci si senta nudi senza un iPhone, a tratti vergognoso). Chiaramente mi restituiranno il mio iPhone in 10/15 giorni lavorativi, ponti esclusi....voglio morire.

Alle 22 mi arriva un sms di S. (e dico sms, non whatsapp, proprio per via di Meucci): 

"secondo me stiamo correndo un po' troppo".

GELO

Voi cosa avreste fatto? 
Io l'ho chiamato.
Il suo inizio di risposta è stato: "Senti, oggi è stata una giornata allucinante, mi è caduto l'iPhone 3 volte e hanno pure sbagliato a tagliarmi i capelli".
Mi fermo un attimo a riflettere con voi su queste parole.
...3-2-1.
Ecco fatto, riflettuto.

Mi dice che con la palestra non ha più tempo per i suoi amici. Che ci siamo visti il giorno prima e che ora non sente tutto questo bisogno di vedermi di nuovo.
Le risposte possibili da parte mia potevano essere:
1. sparati
2. nessuna risposta, semplicemente chiudere la conversazione
3. "biancaneve sotto i nani" ma ora hai davvero rotto i coglioni

cosa ho risposto?
"Non c'è problema, domani non ci vediamo!" 
E nella mia testa sentivo l'eco "sei-un-coglione-sei-un-coglione-sei-un-coglione".
Discutiamo per un pò e alla fine lui è incazzato e io quello che l'ha fatto incazzare. 
Bah, misteri della vita.
Oggi non lo chiamo e non gli scrivo.
10 minuti fa mi chiama lui e ovviamente io mi comporto come se nulla fosse "Hey ciao!!! tutto bene?".

Non credo di rivederlo. Siete d'accordo?

Povera Biancaneve. 
Di nani ne aveva 7.






Botte di sfiGAYtà

Bene, iniziamo!

ehm...ciao a tutti! come forse avrete già capito questo blog custodirà una serie di racconti sulle mie avventure/pensieri/perplessità riguardo al mondo gay. 
Visto con gli occhi di un ragazzo gay.
Perché a me ne sono capitate tante, ma tante tante...ma tante tante tante. 
Oddio, non che voglia passare per il puttanone di turno, ma - sapete com'è - si sperimenta, si conosce, si cerca l'amore, ma qualche volta (...solo qualche volta) si incappa in incidenti di percorso che sembrano causare code alla Salerno - Reggio Calabria.

Iniziamo con il presentarmi.
Sono un ragazzo di 28 anni, 1.90, occhi azzurri (il peso ve lo potete scordare perché nonostante io sia assolutamente normale ogni volta che dico il mio peso le persone si immaginano la foto del mio viso sul corpo di Galeazzi...)
Ecco, primo errore: sta già diventando un blog per incontri, tipo quelle chat...Grinder, Bender, Sfranter...che sono la causa principe di tutti i miei problemi esistenziali.

Cambiamo registro.

Sono un ragazzo che cerca la normalità. 
Mai concetto è stato più soggettivamente interpretato nella storia della lingua italiana (che poi, diciamocelo, trovare qualcuno che parli correttamente la lingua italiana è davvero difficile...ma questo è un altro discorso).
Però, ecco, la normalità è quello che sto cercando: amici normali, una storia normale....voi direte, una noia mortale! Invece io dico che oggi giorno essere normali è davvero originale. Condividere cose normali con persone normali è davvero anormale!
In ogni caso, come dicevo prima, nella ricerca di tutto ciò che di normale ci possa essere in un mondo che viene additato come "anormale e diverso" si incappa spesso in strade non previste che io amo definire BOTTE DI SFIGAYTA'.
Si intrufolano tutte quelle volte che cerchi di prenderla alla leggera, tutte quelle volte che cerchi di emulare gli altri. Una mattina ti svegli e dici "ma chissenefotte dell'amore e della persona giusta. Oggi esco e il primo che incontro me lo trombo".
Il problema vero è che:
- il primo che incontri per strada è sicuramente gay (in questa città lo sono tutti)
- è sicuramente cesso (in questa città ce ne sono molti)
- se la tira come Kate Moss (vedi parentesi primo punto)
Poi le opzioni da scegliere sono due: o un pochino ti piace e quindi sempre per colpa di quelle chat demoniache riesci a parlargli, oppure lasci perdere e tiri avanti (magari tirandotela un pochino anche tu, ammetto.) 
Se ti piace e riesci ad approcciare e, insomma, alla fine riesci a consumare....alla fine succede che questo ragazzetto, che non ti piace molto, che hai conosciuto solo per avere la tua rivincita sul cinismo-da-sfranta che dilaga nel mondo, si comporta come tutti gli altri e ti scarica dopo poco.
Ecco, questi sono quelli che chiamo botte di sfigaytà e di solito la sequenza è la seguente:

odio l'amore - gay radar ON - zumba zumba - lo prendi nel didietro (metaforicamente, è ovvio...)

Sempre. Questa sequenza non tradisce mai. O per lo meno non tradisce mai le mie aspettative, ma siccome non mi va di pensare di essere l'unico sfigayto sulla faccia della terra, obbligo anche voi a darmi ragione.

Di questo parlerà il blog: delle mie botte di sfigaytà. 
Di come ti travolgono e di alcune pillole di saggezza per uscirne fortificati. 
Da inframezzo ci saranno anche alcuni post su chicche-flash che mi capitano, tipo che ne so, accendo grinder e leggo "ti va rimming, pissing, fisting?" . 

Sguardo interrogativo.

Io conosco solo footing e spinning....
...e non ci trovo nulla di eccitante.

Alla prossima!